
Il M° Davide Sortino, pianista, compositore particolarmente legato alle bande musicali
Il Maestro Davide Sortino è nato a Ragusa 32 anni fa. Ha intrapreso lo studio del clarinetto sotto la guida del padre Salvatore Sortino e quello del pianoforte col M° Gianfranco Buscema. Sin da piccolo ha frequentato l’ambiente musicale della banda municipale di Pozzallo (Ragusa), suo paese, e gli ambienti musicali dei paesi limitrofi, esibendosi come clarinettista e polistrumentista. Nel 2007 ha iniziato gli studi accademici di pianoforte al Conservatorio Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania, proseguendo poi gli studi al Conservatorio Musicale “Franco Vittadini” di Pavia dove nel 2019 ha conseguito il diploma di Primo Livello. Studia composizione presso il Conservatorio Musicale “Giuseppe Verdi” di Milano col M° Carlo Galante e studia pure per il biennio accademico di Secondo Livello, composizione e strumentazione per orchestra di fiati presso il Conservatorio milanese. Al M° Davide Sortino, che ha all’attivo un percorso professionale che denota una chiara passione verso il mondo bandistico abbiamo chiesto per prima cosa da dove nasce questo suo specifico interesse. -“Il mio interesse per il mondo bandistico – sottolinea Davide Sortino – ha origini pugliesi. Mio nonno materno, Antonio Carrieri, era tarantino, clarinettista, si trasferì in Sicilia ad Ispica in provincia di Ragusa dove divenne Maestro della banda cittadina. Mio padre fu suo allievo e così conobbe mia madre. Successivamente mio padre divenne Maestro della banda del paese in cui sono cresciuto Pozzallo, in provincia di Ragusa,

il M° Salvatore Sortino, ha diretto la Banda di Pozzallo (Ragusa)
ed io inevitabilmente, così, mi ritrovai a crescere in un ambiente musicale prettamente bandistico. Già da piccolo sfilavo con la banda suonando i piatti.

Davide Sortino “piattista” in tenera età

a 7 anni in versione clarinettista ufficiale della banda
All’età di 6 anni ho iniziato lo studio del clarinetto. La prima marcia in assoluto che ho ascoltato, all’età di circa 3 anni, fu una marcia funebre: “Cristo alla Colonna” del M.o Giuseppe Bellisario, marcia che mio padre stava trascrivendo al computer. Ricordo un aneddoto divertente, ovvero che ho fatto partire la riproduzione sonora del brano al computer, poi sono salito su una sedia e ho iniziato a dirigere immaginando una banda che suonava quel pezzo nella stanza, mentre mio padre da dietro mi riprendeva di nascosto. Quello fu, secondo me, l’inizio del mio amore per la banda-“.

Il concerto bandistico Città di Ispica (Ragusa), complesso con il quale collabora il M.° Davide Sortino
Davide Sortino è risultato vincitore del primo premio al Concorso Internazionale per Marce “Vito Salvatore Monitto” di Scordìa (Catania) nel 2023,

Davide Sortino premiato al concorso di composizione di Scordìa (Catania)

la copertina della marcia sinfonica composta da Davide Sortino “Love Story”
ha conseguito il secondo posto al “Concorso Nazionale per marce sinfoniche Città di Giarratana (Ragusa)” nel 2024 e con il primo premio ottenuto il 13 luglio scorso a Conversano (Bari) allla 7.a edizione del concorso di composizione “Conversano Città della musisica” ha confermato il livello di gradimento delle sue composizioni per banda.

un’altra immagine della premiazione di Sortino a Conversano (Bari)

il concerto finale del concorso di composizione di Conversano (Bari) diretto dal M° Caterina Santoro
Ogni brano ha bisogno di un’idea o più idee, di un itinerario, di un ventaglio di colori da distribuire nel suo percorso, affinché poi essi si trasformino in emozioni e avvolgano completamente l’ascoltatore. Sortino ci racconta quindi come ha generato “Ginevra” la marcia che ha sbaragliato il campo al concorso 2025 di Conversano (Bari) -“E’ una composizione nata per caso – spiega il M.o Davide Sortino – ho saputo del concorso a poche settimane dalla scadenza. Inizialmente mi ero posto l’obiettivo di sperimentare un nuovo linguaggio per la marcia sinfonica, che uscisse un po’ dai canoni tradizionali, sia per quanto riguarda l’aspetto armonico che timbrico ma anche strutturale. Così ho iniziato a mettere giù le mie idee. Dopo una settimana, però mi son fermato a pensare e ho capito che forse non era il momento e soprattutto l’occasione per le sperimentazioni.

la copertina di un’altra composizione del M° Davide Sortino
La Puglia è sempre stata, storicamente, la terra della tradizione bandistica e della marcia sinfonica soprattutto, perciò avrei rischiato molto se avessi osato. Ho così deciso di fare un un passo indietro e fermare il mio lavoro. Sono rimasto qualche giorno privo d’ispirazione. Ginevra, mia figlia, mi ha dato l’ispirazione giusta e per questo ho intitolato a lei la composizione. La struttura della marcia resta molto legata alla tradizione – aggiunge Davide Sortino – mi sono ispirato molto a diversi autori di grande rilievo nel panorama delle composizioni per banda quali il M.o Giovanni Orsomando e il M.o Salvo Miraglia. Mi piace molto l’utilizzo degli ottoni, sono un estimatore di Gustav Mahler, infatti, in tutto il corso della composizione ho dato molto risalto ai diversi strumenti della famiglia, soprattutto i corni. L’inizio, in particolare, vuole essere proprio l’apertura di una fiaba, quasi disneyana, dove i legni, danno quel sapore di magia attraverso una poliritmia di terzine su quartine, mentre i corni enunciano un tema che funge proprio da prologo che poi viene ripreso nel “Grandioso” finale come epilogo del brano. Il mio stile compositivo è molto istintivo anche perché il repertorio bandistico è ormai parte di me e dunque le idee arrivano in maniera naturale. Ho scritto “Ginevra” in circa 10 giorni, e credo ne sia valsa la pena”-. Il mondo della banda è molto particolare e in questo momento è in evoluzione. Si tratta di un passaggio generazionale in cui occorre indicare la strada giusta da intraprendere affinché non si disperda tanto lavoro e tanta passione. Ecco, secondo il M° Davide Sortino quali potrebbero essere i nuovi possibili elementi da tener presenti per le nuove generazioni di ascoltatori e soprattutto di compositori -“Secondo me – sostiene Sortino – l’ascoltatore odierno dovrebbe aprire il proprio interesse a qualsiasi forma di musica e nello specifico alla nuova musica originale per orchestra di fiati. Si fatica ancora oggi, infatti, ad aprirsi a nuovi linguaggi e questo, secondo il mio punto di vista, rallenta ulteriormente questo tipo di evoluzione.

banda musicale, evoluzione da favorire
Non c’è dubbio che la banda musicale nel corso degli anni ha avuto un ruolo sociale importante, portando nelle piazze musica di ogni genere. Oggi è importante che si conservi ancora la tradizione bandistica perché in fondo è parte della nostra tradizione, ma nello stesso tempo bisogna anche promuovere la musica originale per orchestra di fiati. Il mio invito è rivolto maggiormente ai colleghi compositori, della nuova generazione. L’orchestra di fiati è un mondo tutto da scoprire, vi è una vasta gamma di sonorità, timbri, tecniche estese e dunque effetti molto particolari. E’ importante che i compositori di oggi, prendano in considerazione anche l’orchestra di fiati, senza alcun bisogno di dover sempre importare musica proveniente dal resto d’Europa e del mondo. La musica evolve di continuo – conclude Sortino – è questo non si può e non si deve fermare, e noi dobbiamo essere parte integrante e soprattutto protagonisti e non spettatori di questa evoluzione “-.
