FESTE PATRONALI IN PUGLIA, SCRICCHIOLA LA TRADIZIONE. QUALE FUTURO? Il giornalista e scrittore salentino Giuseppe Pascali invita a non far tramontare le antiche tradizioni che significano cultura e storia del popolo pugliese.

by Mimmo

Le patronali, da centinaia di anni, contraddistinguono cultura, fede, tradizioni e storia delle genti di Puglia. In ogni angolo della regione da Santa Maria di Leuca a Serracapriola la festa patronale rappresenta anche un alto momento di partecipazione e socialità tramite riti religiosi, eventi musicali e spettacoli. Negli ultimi tempi la tradizione sembra affievolirsi anche per la crisi dei comitati organizzatori degli eventi patronali, sempre più a corto di contributi sia privati che pubblici, perciò il ruolo delle bande musicali diviene alcune volte marginale. In passato, invece la banda assumeva il ruolo di regina della festa e della immancabile cassarmonica. Oggi i comitati organizzatori cercano di risparmiare su tutto, sulle “mezze giornate” delle bande, che suonano solo la sera, a volte anche sulla cassarmonica che costa più di un semplice e riduttivo palco. Giuseppe Pascali, giornalista e scrittore autore di volumi legati al mondo variopinto delle bande musicali e delle feste, ci invita ad una riflessione sulla strada che hanno intrapreso le  feste patronali in alcuni centri della Puglia e non solo. Un’analisi attenta e puntuale che serve a guardare meglio verso un futuro che rischia di far scricchiolare ancor più una tradizione che in Puglia fortunatamente è assai radicata e significa storia e cultura.

Feste Patronali in Puglia quale futuro?

Le feste patronali, un patrimonio di fede e cultura da tutelare secondo tradizione. -“Oggi è festa!”-. Quante volte, da ragazzini, abbiamo sentito pronunciare dai nostri genitori questa frase quale insindacabile giustificazione al loro diniego a qualsiasi richiesta, dall’andare al mare, all’uscita in motorino o ad altro diletto, che contrastasse con il solo scopo della giornata, o delle giornate in cui si onorava il Santo Patrono. “Oggi è festa”, ovvero ogni altro impegno è bandito. Se un tempo quella frase suonava come un’ingiustificata imposizione, oggi, quando il senso della festa patronale è ormai ridotto al lumicino, appare invece come pregna di una vera presa di coscienza di questo elemento fondante della storia della nostra terra.

festa patronale appuntamento irrinunciabile per ogni paese, grande o piccolo che sia

Sì, perché negli ultimi anni, rincresce notarlo, la festa del patrono ha subito in molti centri, ma per fortuna non in tutti, una brusca, ingiustificata quanto ingiustificabile virata verso lo spettacolo. E così, nel giorno di festa non suona più la banda musicale per tutto il giorno ma canta il gruppo musicale la sera mentre la mattina ci si dedica alle proprie occupazioni o al proprio diletto e non si assiste più alla messa del mattino, a tavola non si “celebra” il giorno con i piatti tipici del luogo e la festa, se si può ancora chiamare così, non dura l’intera giornata, ma solo due ore la sera.

Nelle patronali più spazio allo spettacolo

e ai gruppi di musica leggera

Tanto quanto basta per divertirsi. E duole ancora di più sentire la giustificazione a ciò: “perché la gente vuole questo!”. Dunque un canovaccio preservato per secoli improvvistamente viene immolato sull’altare del “piacere” della gente. Le feste patronali sono tutt’altro. In Puglia esse rappresentano un patrimonio culturale di inestimabile valore, radicato nella storia e nella spiritualità delle comunità locali. Queste festività non sono solo eventi religiosi, ma veri e propri momenti di aggregazione sociale, in cui tradizione e devozione si intrecciano con folclore e identità territoriale.

Feste patronali pugliesi, fede, folklore, cultura, tradizione

Le feste patronali sono l’espressione di un valore religioso e spirituale. Le processioni e le celebrazioni liturgiche rafforzano la fede della comunità e rinnovano il legame con il Santo protettore. Ogni festa racconta la storia del territorio con riti tramandati di generazione in generazione. Simboli come i carri trionfali, le luminarie e le bande musicali sono parte di un’eredità secolare.

il carro di Sant’Elena a Galatone (Lecce)
(foto Massimo Negro)

Le feste patronali, organizzate secondo tradizione, sono un unicum in grado di attrarre turisti e visitatori, favorendo le attività commerciali, dall’artigianato alla ristorazione. In un’epoca in cui le relazioni sociali sono sempre più virtuali, le feste patronali mantengono vivo lo spirito di​ comunità, creando occasioni di incontro e dialogo tra generazioni. Perché dunque preservare questa tradizione nella sua unicità storica?. Perché le feste patronali rappresentano l’anima di una comunità e vanno tutelate per garantire la continuità delle radici culturali. Il rischio di omologazione e la perdita delle tradizioni locali rendono necessario il sostegno istituzionale e il coinvolgimento delle nuove generazioni, affinché queste celebrazioni non diventino solo un ricordo del passato, ma continuino a vivere nel presente e nel futuro, per sentire ancora pronunciare nelle famiglie la frase -“Oggi è festa!”-.

                     Giuseppe Pascali

Giuseppe Pascali, giornalista e scrittore

You may also like

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More