MAGGIO MUSICALE FIORENTINO, LEGAME INDISSOLUBILE CON LE BANDE MUSICALI ITALIANE. Fino al 30 giugno iscrizioni aperte per la 9.a edizione del concorso di composizione per musica originale per orchestra di fiati. -“Molti musicisti che compongono importanti orchestre in Italia e all’estero provengono dalle nostre bande musicali”-.

by Mimmo

 

L’appuntamento immancabile del “Maggio Musicale Fiorentino” quest’anno ha aperto il sipario dell’edizione 2024 con un concerto inaugurale diretto dal Maestro Daniele Gatti. Sono stati eseguiti: “Il Salmo 13” di Alexander Zemlinsky, “opera 24” e la “Sinfonia n. 4 in sol maggiore” di Gustav Mahler. Il concerto è stato trasmesso in diretta da Rai Radio 3.

il Maestro Daniele Gatti

Come consuetudine la vigilia del festival è stata dedicata, invece, alle bande musicali. Gli eventi del Maggio Musicale Fiorentino, inizialmente, erano esclusivamente dedicati alle bande musicali toscane, successivamente, per volere della direzione artistica del Teatro è stata aumentata la platea permettendo la partecipazione di compagini musicali provenienti da altre zone d’Italia. Quest’anno sono arrivate in Toscana circa 15 richieste di partecipazione all’apertura della kermesse musicale. Per problemi di viabilità e di sicurezza dettati da vari lavori pubblici in corso d’opera a Firenze, le bande “I Musici del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina” “Filarmonica Gioachino Rossini” di Firenze, “Filarmonica Giuseppe Verdi” di Signa (Firenze), “Filarmonica Bibbienese Sereni” di Bibbiena (Arezzo),

la banda “Arturo Toscanini” di Piazze Cetona (Siena)

“Banda Comunale Arturo Toscanini” di Piazze, frazione Cetona (Siena), “Jazz Band Rosia” di Sovicille (Siena), hanno sfilato nelle strade attigue al teatro del Maggio musicale fino ad arrivare in piazza Vittorio Gui, antistante lo stesso teatro dove sono state effettuate le singole esibizioni di ogni complesso bandistico partecipante. Circa due ore di musica con esecuzioni libere dei repertori dei vari concerti bandistici, intervallate dagli interventi delle autorità presenti. Un appuntamento che sicuramente ha dato lustro alle bande musicali portando all’attenzione l’immenso lavoro culturale e di ricerca che ogni giorno i complessi bandistici compiono.

il gruppo folkloristico “Jazz Band Rosia” di Sovicille (Siena)

Un appuntamento fortemente voluto e supportato dall’associazione nazionale di promozione sociale delle bande autonome italiane, l’Anbima, con dedizione e sempre nuovi stimoli. E’ stata indetta parallelamente la nona edizione del concorso di composizione lanciato dalla “Fondazione Teatro del Maggio Fiorentino” e dalla stessa Anbima. Concorso dedicato alle orchestre di Fiati dal titolo “Musica nella Città”.

la “Filarmonica Verdi” di Signa (Firenze)

Il Maestro Giampaolo Lazzeri, presidente nazionale dell’Anbima con orgoglio e passione spiega perché è importante la relazione delle bande musicali con il festival del Maggio Fiorentino.

il  Maestro Giampaolo Lazzeri, presidente dell’Anbima

-“L’importanza e la bellezza della relazione tra Maggio Fiorentino e il mondo bandistico – sottolinea Lazzeri – è innanzitutto derivato dal fatto che tutto questo nasce dalla vecchia idea di Luciano Berio che nel 1985 inaugurò il Maggio Musicale con un evento a dir poco eccezionale a cui parteciparono oltre 50 bande musicale che suonarono per la città di Firenze.

Luciano Berio

Berio era direttore artistico del teatro del Maggio Fiorentino in quel periodo. Nel 2023 ho avuto l’onore di commemorare i vent’anni dalla morte di Luciano Berio poichè contattato dal “Centro Studi Luciano Berio” di Ginevra. Ho avuto la possibilità di fare un concerto a Radicondoli , piccolo borgo in provincia di Siena, dove Berio ha vissuto. Ho avuto anche la fortuna e il piacere di avere fra le mani una composizione inedita, di Luciano Berio e mai pubblicata “Summernight Blues” con l’opportunità di farne una strumentazione eseguita in prima assoluta mondiale. La contaminazione con le istituzioni musicali – prosegue il Maestro Giampaolo Lazzeri – è sempre una cosa abbastanza importante per le nostre attività culturali perché chiaramente qualificano il nostro lavoro, dimensionano un po’ quello che viene fatto nel nostro piccolo, nei nostri paesi dalle nostre bande anche perchè dobbiamo considerare che tutti i ragazzi che fanno parte di orchestre importanti in Italia o all’estero sono tutti ragazzi che provengono dalle bande ed è questo proprio un collegamento diretto. Così è venuto naturale e spontaneo mettere in piedi in questa collaborazione. Successivamente è nata l’idea del concorso di composizione “Musica nella città” perché ovviamente volevamo ampliare la possibilità delle composizioni di musica originale per orchestra di fiati e quindi è andata avanti sempre con forza”-. I lavori per l’edizione 2024 dovranno essere inviati entro il prossimo 30 giugno. E’ richiesta la presentazione di una composizione originale per banda della durata di 15 minuti.​ Se il concorso di composizione è cambiato negli ultimi 8 anni in termini tecnici, di repertorio e di scelte stilistiche, lo chiediamo ancor al Maestro Giampaolo Lazzeri. -“I compositori stanno cercando linguaggi nuovi – spiega il presidente dell’Anbima – con una tavolozza di colori musicali diversa a livello di sonorità, cercando di approfondire quello che già esiste, che è già decisamente soddisfacente. Giusto per fare un riferimento, qualche anno fa ha vinto un brano di Franco Arrigoni

Franco Arrigoni, compositore

che è un compositore che scrive sì mirando ad un linguaggio un po più moderno, ma nell’articolazione armonica e non nell’articolazione delle strutture che sono invece legate strettamente alla struttura della tradizione bandistica, infatti il bando del concorso è sempre in linea con quello della prima edizione con l’aggiunta di strumenti a percussione per dare la possibilità di inserire piccole novità di colore. Mi auguro che queste collaborazioni non siano legate soltanto ad un teatro di tradizione come appunto il Maggio musicale Fiorentino ma che possano aprirsi in altri teatri d’Italia. Ovviamente bisogna fare una selezione nell’ottica di un ampliamento di offerta culturale di spessore. Sarebbe quanto meno auspicabile. Un pensiero forse un pò troppo lungimirante, il mio, però sarei felicissimo se concretamente si potesse realizzare”-.

                                Mimmo Quarta

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