Torniamo ad occuparci dei grandi Maestri di banda del passato che, con la loro passione il loro immenso e diuturno lavoro hanno marchiato a fuoco la storia delle bande. Vi proponiamo, quindi, un focus sulla vita e le opere di Carmelo Preite. Il Maestro Preite, musicista a tutto tondo, compositore, direttore d’orchestra e di banda, insegnante di musica e d’armonia, merita una grande attenzione e oggi, considerata la grande mole di composizioni che va dalle marce sinfoniche, alle canzoni, alle operette, alle opere, alle serenate, alle canzoni per bambini e tanto altro, la sua produzione andrebbe maggiormente valorizzata e questo anche se il suo periodo di vita non è recente. Egli ha lasciato, come detto, un vero patrimonio di composizioni e soprattutto un ricordo indelebile di umiltà, abnegazione, impegno musicale continuo e grande passione per la musica. Non poteva mancare, quindi, un appuntamento con questo grande Maestro che ha dedicato una vita al mondo della musica, delle orchestre e delle bande.
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Il M° Carmelo Preite
Carmelo Preite nacque il 14 febbraio 1866 a Presicce cittadina del Capo di Leuca a 58 km dal capoluogo Lecce, oggi Presicce Acquarica dopo la fusione tra i due Comuni avvenuta nel 2019. Iniziò a suonare la tromba a soli 6 anni e ben presto stupì tutti. All’età di 8 anni fu applauditissima una sua esibzione, davanti ad un pubblico composto da nobili e rappresentanti d’alta borghesia, ad una festa di compleanno a Palazzo “Lopez Y Royo” a Taurisano (Lecce) cittadina natale del padre. A 12 anni Carmelo Preite, viste le spiccate doti e inclinazioni per la musica, viene ammesso tramite concorso al Conservatorio Musicale-Convitto “San Pietro a Majella” di Napoli dove segue con encomiabile profitto i corsi di tromba, di composizione e strumentazione per banda sotto l’attenta guida dei Maestri Paolo Serrao (1830-1907)
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il M° Paolo Serrao
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il Maestro Giuseppe Martucci
e Giuseppe Martucci (1856-1909). Durante il periodo di studi divenne amico e compagno dei futuri grandi compositori Francesco Cilea (1866-1950)
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il compositore Francesco Cilea
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il compositore Umberto Giordano
e Umberto Giordano (1867-1948). Preite, ottenendo sempre alte votazioni, chiude gli studi con il diploma di Conservatorio a 18 anni. Nel 1884, quindi, risulta il primo classificato al concorso per direttore della banda del 45° Reggimento Fanteria di stanza a Bergamo ed entra a far parte dell’Esercito Italiano. Nel 1886 il reggimento trasferisce la sua sede a Messina. Nella città siciliana nel 1887 Preite viene chiamato a dirigere, appena 21enne, al teatro Vittorio Emanuele, la rappresentazione di “Mefistofele” opera di Arrigo Boito. Il 45° Reggimento Fanteria sposta ancora la sua sede, stavolta in Veneto prima a Peschiera Del Garda (Verona) e poi a Verona. Nel 1891 Carmelo Preite si sposa con Amelia Gelmetti ragazza di buona e stimata famiglia di Bardolino (Verona) ameno centro sulle rive del Lago Di Garda.
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Una suggestiva immagine di Bardolino (Verona)
In quel periodo, a 25 anni d’età assume la direzione dei teatri di Verona “Drammatico-Filarmonico” e “Ristori”.
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Verona, l’antico teatro “Drammatico-Filarmonico”
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il teatro “Ristori” di Verona, oggi
Di pari passo continua a dirigere la banda militare ed è attivissimo nelle composizioni con alcune marce sinfoniche tra cui “Esposizione”, alcune polke, serenate, canzoni per bambini, numerose riduzioni per banda, l’opera “El Muso Da Du Musi” sulla vita popolare veronese, e l’operetta “La Spedizione Dei Coscritti In Africa”. Compone inoltre l'”Inno a Bardolino” in omaggio alla cittadina in cui vive con la moglie. Il 15 marzo 1894 dirige la prima dell’opera “Fior d’Alpe” di Alberto Franchetti che si tiene alla Scala di Milano.
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Alberto Franchetti compositore
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la copertina dello spartito originale dell’opera “Fior D’Alpe”
Fu proprio Franchetti ad affidargli il ruolo di direttore e concertatore. Negli anni successivi, è attivo, inoltre, anche al Teatro Vittorio Emanuele di Torino. Nel 1897 Carmelo Preite si trasferisce con il 45° Reggimento Fanteria a Vercelli. Nella città piemontese diviene così collaboratore delle stagioni liriche al teatro Civico. Durante una di queste stagioni viene notato da Giacomo Puccini e Giulio Ricordi che lo invitano a dirigere l’orchestra per le rappresentazioni di “Boheme” e “Manon Lescaut”.
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Giacomo Puccini chiese a Carmelo Preite di dirigere due sue opere
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Giulio Ricordi editore musicale
L’arrivo del 1900 è significativo di cambiamenti e nuovi propositi anche in ambito musicale. Per Carmelo Preite all’età di 34 anni arriva la piena maturità di artista e di uomo. Il 45° Fanteria si trasferisce stavolta a Lecce. Così Carmelo Preite torna con entusiasmo nella terra natìa e troverà ad accoglierlo tanta gente che lo acclama. Giunto nella città patria del barocco salentino viene chiamato a dirigere, al teatro di tradizione “Politeama Greco”, la stagione lirica.
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Il Politeama di Lecce
In questo periodo Preite conosce ed apprezza e quindi lo lancia nel mondo del teatro d’opera, un giovane tenore: Tito Schipa (1888-1965), all’anagrafe Raffaele Attilio Amedeo Schipa,
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Tito Schipa grande tenore lanciato da Carmelo Preite
l'”usignolo leccese” che diverrà poi una stella mondiale del bel canto ed approderà a New York.
Fabrizio Carcagni
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